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Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Istruzione e ricerca 2019-2021

Sottoscritto in via definitiva il Contratto collettivo nazionale di lavoro per il Comparto dell’Istruzione e ricerca, relativo al periodo 2019-2021

Descrizione

In data 18 gennaio 2024, concluse le procedure di controllo, è stato sottoscritto in via definitiva presso l’Aran il Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il comparto dell’Istruzione e della ricerca, relativo al periodo 2019-2021.  A seguito di tale firma il contratto entra definitivamente in vigore il 19 gennaio 2024 ed esplicherà i suoi effetti nei confronti di 1.232.248 dipendenti, di cui 1.154.993 appartenenti ai settori scuola e Afam (inclusi gli 850mila insegnanti), e 77.255 lavoratori dei settori università ed enti di ricerca (esclusi i docenti).

Con riferimento all’aspetto economico, il contratto, grazie alle risorse allocate dal governo e finalizzate dall’Aran, consente di erogare complessivamente significativi aumenti salariali medi mensili; in particolare, 124 euro per i docenti, 96 euro per il personale Ata e 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi.

Tra le novità di maggiore rilievo, figurano:

– l’introduzione e relativa regolamentazione del lavoro agile;

– la definizione di un nuovo ordinamento professionale per il personale ausiliario, amministrativo e tecnico delle scuole, delle università e delle accademie e conservatori.

Per il personale degli enti di ricerca, invece, si rinvia ad una sequenza contrattuale la definizione sia dell’ordinamento professionale che della problematica correlata alle risorse aggiuntive per gli enti di ricerca non vigilati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur).

Il CCNL rappresenta un passo importante per il miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore dell’Istruzione e della ricerca, assicurando un riconoscimento adeguato ai dipendenti che operano in aree fondamentali per la crescita del Paese.

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